Don Quixote (2024) Ink drawing by Maurizio Puglisi "To think that the things of this life must always remain fixed in one point is to think in vain; in fact it seems that life goes in circles, I mean, come and go: spring follows summer, summer follows autumn, autumn follows winter, winter springs, and so time returns to revolve uninterruptedly; only human life runs to its end faster than the wind, without waiting to be renewed, if not in the other which has not boundaries that limit it." Miguel de Cervantes - Don Quixote of La Mancha inks , watercolor, on paper 200 g/m https://www.artfinder.com/products/don-quixote-afe99/
"Pandora" -private collection Austin ,Texas
ink drawing and pencils by Maurizio Puglisi - 2018
Zeus punì Prometeo incatenandolo ad uno scoglio e gli fece divorare il fegato da un’aquila ogni giorno. L’organo ricresceva durante la notte ricresceva e l’uomo veniva torturato di nuovo il giorno seguente.
Per punire gli uomini invece, il Padre degli dei ordinò ad Efesto di plasmare una bellissima donna, di nome Pandora dotata di grandi virtù.
Ermes l’aveva dotata di astuzia e curiosità, e la condusse dal fratello di Prometeo, Epimeteo. Questi nonostante l’avvertimento del fratello di non accettare doni da Zeus, sposò Pandora e ricevette anche un vaso (uno scrigno), con la premessa di doverlo solo custodire e di non aprirlo per nessun motivo.
I due passarono molto tempo insieme e felici, ma in Pandora cresceva sempre più il desiderio di sapere cosa c’era all’interno di quel misterioso vaso. Mossa dalla curiosità, la donna disobbedì a Epimeteo e aprì il vaso, eseguendo inconsapevolmente l’astuto piano di Zeus. Da esso uscirono gli spiriti maligni della vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e il vizio.
Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza, che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso di nuovo. Prima di questo momento l’umanità aveva vissuto libera da mali, fatiche o preoccupazioni e gli uomini erano, così come gli dei, immortali. Dopo l’apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale, simile ad un deserto, finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza, l’ultima a morire, così il mondo riprese a vivere.
ink drawing and pencils by Maurizio Puglisi - 2018
Zeus punì Prometeo incatenandolo ad uno scoglio e gli fece divorare il fegato da un’aquila ogni giorno. L’organo ricresceva durante la notte ricresceva e l’uomo veniva torturato di nuovo il giorno seguente.
Per punire gli uomini invece, il Padre degli dei ordinò ad Efesto di plasmare una bellissima donna, di nome Pandora dotata di grandi virtù.
Ermes l’aveva dotata di astuzia e curiosità, e la condusse dal fratello di Prometeo, Epimeteo. Questi nonostante l’avvertimento del fratello di non accettare doni da Zeus, sposò Pandora e ricevette anche un vaso (uno scrigno), con la premessa di doverlo solo custodire e di non aprirlo per nessun motivo.
I due passarono molto tempo insieme e felici, ma in Pandora cresceva sempre più il desiderio di sapere cosa c’era all’interno di quel misterioso vaso. Mossa dalla curiosità, la donna disobbedì a Epimeteo e aprì il vaso, eseguendo inconsapevolmente l’astuto piano di Zeus. Da esso uscirono gli spiriti maligni della vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e il vizio.
Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza, che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso di nuovo. Prima di questo momento l’umanità aveva vissuto libera da mali, fatiche o preoccupazioni e gli uomini erano, così come gli dei, immortali. Dopo l’apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale, simile ad un deserto, finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza, l’ultima a morire, così il mondo riprese a vivere.
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